I 20 Migliori Funghi più comuni in Montenegro
Immerso nel paesaggio aspro dell'Europa sudorientale, il sito Montenegro offre una tela abbondante per la crescita dei funghi. Situata in una zona climatica diversificata, il suolo calcareo della regione e i rigogliosi ambienti forestali ospitano con orgoglio una serie di 20 di varietà di funghi. Il terreno ricco di sostanze nutritive e leggermente alcalino e le varie zone climatiche, tra cui quella mediterranea, alpina e continentale, hanno aperto la strada a una ricca diversità di specie fungine. Un viaggio nei vivaci ecosistemi di Montenegro rivela un mondo di funghi sorprendentemente vario, ognuno dei quali svolge un ruolo vitale nell'equilibrio ecologico del Paese.
I Funghi più Comuni
1. Lobaria pulmonaria
Per il suo aspetto generale, le sue dimensioni e il suo colore, spesso di un verde intenso, ricorderebbe volentieri una specie di insalata con foglie tagliate, attaccata da un'estremità o da alcuni punti ai tronchi muschiosi degli alberi. È quindi un lichene a fogliame largo - uno dei più grandi in Europa - il cui tallo di solito supera i trenta centimetri e, eccezionalmente, raggiunge quasi i 50 cm. È profondamente diviso in lobi abbastanza stretti, con estremità troncate, la cui larghezza varia da 1 a 3 cm. La parte superiore del tallo è in genere molto verde, specialmente con tempo umido; con tempo asciutto, diventa verde-marrone o grigio-verdastro. La sua superficie è contrassegnata da alveoli delimitati da creste, che formano una rete che è stata a lungo paragonata agli alveoli polmonari e ha guadagnato il suo nome francese - polmonare - e il suo epiteto latino - polmonaria - e alcuni dei suoi usi medici popolari. La parte inferiore è chiara, a volte quasi bianca vicino al margine; la sua superficie ha un aspetto goffrato, con rilievi corrispondenti alle cellule della faccia superiore e una rete cava di nervature tomentose.
2. Fungo esca del fuoco
Il fungo esca del fuoco cresce sulle latifoglie sia nel periodo estivo che in quello autunnale. Si tratta di un fungo parassita non commestibile, dall'odore e dalla consistenza simile a quella del legno. Nell'antichità veniva ridotto in polvere e utilizzato per accendere il fuoco, e infatti il termine latino fomes, cioè "esca", nel suo nome scientifico (Fomes fomentarius) si riferisce proprio a questo.
3. Ovolo malefico
L’ovolo malefico è il fungo per antonomasia! Con il suo cappello rosso punteggiato di bianco è l’immancabile componente decorativo nei boschi delle fiabe. È però anche il fungo velenoso per eccellenza e come tale viene classificato. Fra le sue leggendarie proprietà, c’è anche quella di essere un moschicida, caratteristica che pare sia all’origine del suo nome latino Amanita muscaria.
4. Cuore di strega
Fungo poco comune, il cuore di strega è davvero inconfondibile. A caratterizzarlo è, da un lato, la peculiare forma a gabbia del corpo fruttifero, di colore rosso-rosa, dall'altro il suo cattivo odore. Infatti, sebbene da giovane la carne non puzzi, quando è matura, emana un odore fecale-cadaverico davvero nauseabondo.
5. Agarico chiomato
Il agarico chiomato cresce spontaneamente nei campi e si distingue facilmente per il suo eccentrico cappello bianco, cilindrico e campanulato. Ancor più caratteristico è il fatto che, quando il fungo è adulto, il cappello diventa nero e si liquefa, ed è proprio questo il fenomeno che dà origine al suo nome comune.
6. Cerioporus squamosus
Il cerioporus squamosus è un fungo che può raggiungere anche dimensioni notevoli, fino ai 50 cm di diametro. Di norma lo si può avvistare nei mesi estivi e sprigiona un aroma gradevole che ricorda quello della farina. Come suggerisce l'epiteto squamosus nel nome latino (Cerioporus squamosus), il suo cappello si distingue per essere ricoperto da squame.
7. Poliporo marginato
Il poliporo marginato cresce nei boschi di latifoglie e conifere, tra mirtilli ed erica in estate o in autunno. Ha una carne spessa e soda, dall’odore davvero gradevole. Il poliporo marginato è lignicolo e, con la sua crescita, può nutrirsi dei legni marcescenti. Il cappello è suddiviso in aree concentriche, dal rosso più scuro fino all'arancio dei bordi che lascia spazio ad un bianco candido.
8. Porcino
Ecco il porcino, il re panciuto dei funghi, dalla carne soda e dal gradevole sapore di nocciola. Il suo gusto squisito lo rende uno dei funghi più apprezzati ed è infatti presente nelle tradizioni culinarie di molti Paesi. D’altronde, che non si possa che mangiarlo lo dice il suo stesso nome latino, Boletus edulis, perché “edulis” significa, appunto, commestibile.
9. Pseudevernia furfuracea
Pseudevernia furfuracea è associata a fotobionti del genere alghe verdi Trebouxia. Si riproduce in modo asessuato dagli isidi. L'ontogenesi dello sviluppo degli isidi e il suo ruolo nello scambio di gas CO2 in P. furfuracea sono stati studiati. Le superfici di coltivazione preferite per P. furfuracea sono i cosiddetti alberi di corteccia "poveri di nutrienti", tra cui betulla, pino e abete rosso. La specie ha due varietà morfologicamente identiche che si distinguono per i metaboliti secondari che producono: var. ceratea Zopf. produce acido olivetorico e altri acidi fisodici, mentre var. la furfuracea produce acido fisodico ma non olivetorico. Alcuni autori (ad esempio, Hale 1968) hanno separato i chemotipi a livello di specie, designando i campioni contenenti acido olivetorico come Pseudevernia olivetorina, ma la letteratura più recente li separa a livello varietale.
10. Ovolo buono
L'ovolo buono è una specie comune che nasce avvolta in un velo bianco. Il cappello è di un intenso colore arancione, lievemente più giallognolo ai bordi, e giallastro è anche il resto del fungo. II nome latino (Amanita caesarea) lo definisce cesareo, cioè dei Cesari imperatori, per sottolineare la magnificenza di un fungo che era conosciuto anche come "Cibo degli Dei".
Altro