I 20 Migliori Funghi più comuni in Cazzago San Martino
Cazzago San Martino, un luogo iconico ricco di biodiversità e caratterizzato da paesaggi affascinanti, offre un ambiente ottimale per una miriade di specie di funghi. Questo habitat, nutrito da una miscela perfetta di clima e condizioni di terreno fertile, favorisce la proliferazione dei 20 di funghi più comuni. Scoprite la misteriosa diversità di questi funghi, che prosperano tra la tranquillità rurale e lo splendore naturale di Cazzago San Martino. Tuffatevi nell'affascinante mondo dei funghi!
I Funghi più Comuni
1. Xanthoria parietina
Xanthoria parietina è un lichene a foglia, di colore giallo arancio brillante e di forma vagamente circolare con margini lobati. Al centro dell'astragalo, l'apothecia, i corpi fruttiferi del fungo in cui si sviluppano le ascospore, si presentano sotto forma di un piccolo disco o coppa.
2. Ovolo malefico
L’ovolo malefico è il fungo per antonomasia! Con il suo cappello rosso punteggiato di bianco è l’immancabile componente decorativo nei boschi delle fiabe. È però anche il fungo velenoso per eccellenza e come tale viene classificato. Fra le sue leggendarie proprietà, c’è anche quella di essere un moschicida, caratteristica che pare sia all’origine del suo nome latino Amanita muscaria.
3. Poliporo a mensola variopinto
Il poliporo a mensola variopinto è fungo molto diffuso all'interno della vegetazione boschiva e si caratterizza per la capacità di crescere tra i rami di alberi viventi. Non è commestibile e la sua carne, piuttosto dura e coriacea, ha un odore fungino ed è piuttosto insapore. Gli alberi che lo ospitano soffrono della cosiddetta "carie bianca" o carie del legno.
4. Mazza di tamburo
Il fungo mazza di tamburo è fra le specie più vistose e conosciute. A distinguerlo sono certamente le notevoli dimensioni di gambo e cappello, ma anche la loro forma che fa effettivamente assomigliare il fungo a una mazza da tamburo, quando è ancora chiuso, oppure a un parasole, nella fase successiva. Si tratta di caratteristiche chiaramente espresse nei nomi con cui la specie viene volgarmente chiamata.
5. Schizophyllum commune
Il schizophyllum commune è un fungo non commestibile, molto comune, dalla tipica forma a conchiglia, di un colore bianco con qualche venatura rosata. Il gambo è assente e, talvolta, è semplicemente accennato. La carne è sottile e fibrosa e, se asciutta, risulta molto dura e coriacea.
6. Agarico chiomato
Il agarico chiomato cresce spontaneamente nei campi e si distingue facilmente per il suo eccentrico cappello bianco, cilindrico e campanulato. Ancor più caratteristico è il fatto che, quando il fungo è adulto, il cappello diventa nero e si liquefa, ed è proprio questo il fenomeno che dà origine al suo nome comune.
7. Tignosa vinata
L'tignosa vinata è un fungo molto diffuso che cresce nei boschi sia di conifere che di latifoglie. Per i meno esperti, attenzione a non confonderlo con l'Amanita pantherina, che invece è tossica.
8. Orecchio di Giuda
L'orecchio di Giuda è un fungo dalla forma davvero particolare che l’epiteto auricola, piccolo orecchio, nel suo nome scientifico (Auricularia auricula-judae) infatti sottolinea. Questo fungo è definito "decompositore" e vive in simbiosi con la pianta nutrendosene. È una specie commestibile dal sapore mite e dall'odore acidulo.
9. Poliporo sulfureo
Il poliporo sulfureo è un fungo comune che cresce alla base di latifoglie viventi, anche all'interno di parchi e giardini; provoca, però, carie bianca alle piante su cui cresce. I mesi in cui lo si può trovare sono quelli estivi e autunnali. La carne, di colore bianco crema, tende ad annerirsi con la vecchiaia e non è commestibile.
10. Fomitopsis betulina
Il fomitopsis betulina è un fungo parassita famoso per cercare dimora esclusivamente sulla corteccia delle betulle, come suggerisce anche il nome. Se per questo albero rappresenta una calamità, giacché ne può causare il marciume, per l'essere umano, nel corso dei secoli, si è rivelato piuttosto utile. La sua superficie vellutata era spesso impiegata, fra l'altro, per affilare rasoi.
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